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🔴COVID-19
✅UNA FAQ AL GIORNO:
VISITE AI CONGIUNTI E SECONDE CASE
(alla luce della nuova Ordinanza n.75 in vigore dal 7 maggio)
I CONGIUNTI
Posso fare visita ai miei genitori anche se abitano in un'altra provincia dell'Emilia-Romagna?
Sì, gli spostamenti per fare visita ai congiunti sono consentiti in tutto il territorio regionale.
Posso fare visita ai miei genitori insieme a mia moglie / marito e ai nostri figli?
Sì.
Se la mia compagna/o vive in altra città dell'Emilia-Romagna, posso andare da lei/lui e fermarmi a dormire?
Sì.
I nonni, che vivono fuori dall'Emilia-Romagna, possono raggiungerci per badare ai bambini mentre noi rientriamo al lavoro?
No.
Possiamo portare i bambini dai nonni che vivono fuori dall'Emilia-Romagna e rientrare a casa?
No.
PENDOLARI
Lavoro in una città dell'Emilia-Romagna, dove ho un alloggio di servizio, ma risiedo fuori regione: posso tornare a casa nel fine settimana?
Sì.
SECONDE CASE
La mia famiglia e io possiamo spostarci nella nostra seconda casa, sempre in Emilia-Romagna, per tutta l'estate?
No, non è ancora possibile. Le seconde case possono essere raggiunte solo in giornata, individualmente o con i familiari conviventi, per sole motivazioni di manutenzione ed esclusivamente nel territorio regionale.
Marito e moglie possono andare insieme nella seconda casa per manutenzione e tornare in serata?
Sì, restando entro i confini della regione.
🔴COVID-19
✅UNA FAQ AL GIORNO:
ATTIVITA' MOTORIA
(alla luce della nuova Ordinanza n.75 in vigore dal 7 maggio)
I minorenni possono svolgere attività motoria solo in presenza di un maggiorenne accompagnatore?
No, l’art. 1 lett. f del dpcm del 26 aprile 2020 e l’ordinanza regionale del 30 aprile consentono, in deroga all’obbligo di svolgimento individuale delle attività motorie e sportive, che il minore possa svolgere tali attività anche in forma non individuale con un accompagnatore maggiorenne ma non dispongono che tale accompagnamento sia sempre ed in ogni caso necessario.
Si possono raccogliere i tartufi?
Sì, si possono raccogliere i tartufi per autoconsumo.
Gli spostamenti necessari per lo svolgimento di tale attività potranno essere esclusivamente individuali con l’obbligo di rientro in giornata presso l’abitazione abituale limitandosi al solo territorio regionale. Inoltre, occorre anche in questo caso mantenere la distanza interpersonale di sicurezza di almeno due metri.
La raccolta di funghi ipogei può essere ricondotte alle attività consentite al punto 8 dell’ordinanza n. 74 del 30 aprile 2020 del Presidente della Regione Emilia-Romagna.
Si può andare a pescare?
Sì, si può andare a pescare. La mobilità per la pratica della pesca sportiva deve limitarsi al solo territorio regionale, la pesca deve avvenire in forma individuale e nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri.
Rimane interdetto l’accesso alle spiagge, agli arenili e alla battigia.
Con l’ordinanza n. 74 del 30 aprile scorso, il Presidente della Regione Emilia-Romagna ha formalizzato la riapertura della pesca sportiva nelle acque interne della nostra Regione. Il provvedimento chiarisce in maniera esplicita quanto già previsto dal Dpcm del 26 aprile che autorizzava lo svolgimento di attività sportive e motorie.
Dal 7 maggio ai sensi del punto 3 dell’ordinanza n. 75 del 6 maggio scorso è consentita la pesca anche all’interno di strutture dedicate alla pesca (laghetti pesca sportiva e simili) purché l’attività sia svolta all’aperto in spazi idonei che consentano nello svolgimento dell’attività il rispetto del distanziamento ed evitino il contatto fisico tra i singoli pescatori.
Si possono raccogliere i funghi?
Sì, è consentita la raccolta di funghi epigei ed ipogei per autoconsumo limitando gli spostamenti entro i limiti del territorio regionale.
Gli spostamenti necessari per lo svolgimento di tali attività potranno essere esclusivamente individuali con l’obbligo di rientro in giornata presso l’abitazione abituale.
🔴COVID-19
✅UNA FAQ AL GIORNO:
I TEST SIEROLOGICI
I privati cittadini possono effettuare IN PIENA AUTONOMIA il test sierologico per verificare l'eventuale presenza del virus?
No, non è previsto il fai da te per i privati cittadini, che potranno sottoporsi al test solo con PRESCRIZIONE MEDICA e a pagamento; a carico del sistema sanitario rimane invece il costo dell’eventuale tampone di verifica di positività.
Solo il medico di fiducia, infatti, può valutare l’appropriatezza dell’esame - che deve essere richiesto dal paziente senza presentarsi in ambulatorio, ma telefonicamente - e quindi decidere l’effettiva necessità di effettuare il test ed il momento opportuno.
In questo caso il cittadino entrerà in un percorso strettamente regolato e controllato dal sistema sanitario pubblico, a tutela e garanzia della sicurezza come è stato sin da inizio emergenza.
Se il test risultasse positivo, cosa succede?
Se il test sarà positivo, scatterà da subito l’isolamento precauzionale, in attesa dell’effettuazione del tampone oro-faringeo di verifica, a cura del Servizio sanitario regionale.
Quanto costa il test?
Dalla Regione viene indicato un costo di riferimento medio, 25 euro, per tutte le tipologie di test effettuati (rapido, standard IgC e standard IgM). Su questo la Regione si impegna ad assicurare un monitoraggio costante per individuare, e denunciare, eventuali episodi e andamenti speculativi.
Per quanto riguarda LE AZIENDE, come ci si può oragnizzare per eseguire test sierologici?
Per quanto riguarda le imprese, i datori di lavoro che volontariamente decidono di effettuare lo screening sierologico sui propri dipendenti, devono semplicemente comunicare alla Regione l’avvio del programma, indicando il laboratorio scelto tra quelli autorizzati (la lista è costantemente aggiornata a questo indirizzo http://salute.regione.emilia-romagna.it/tutto-sul-coronavirus/test-sierologici/faq). Chi ha già fatto domanda, non deve fare ulteriori comunicazioni, se ha già individuato come riferimento un laboratorio autorizzato.
In questo caso, considerando la volontarietà dei programmi di screening nell’esercizio della loro responsabilità d’impresa, nonché a supporto del riavvio delle attività, i datori di lavoro si fanno carico di tutti i costi, compreso l’eventuale tampone.
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