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🔴COVID-19
✅UNA FAQ AL GIORNO: L'ESENZIONE DAL SERVIZIO
📌Per ricorrere all’istituto dell’esenzione dal servizio previsto dall’articolo 87 del d.l. 18/2020, tra i presupposti, occorre verificare l’assenza delle ferie pregresse relative all’anno 2019?
📎Si, nonché degli altri strumenti alternativi fissati dalla norma. Per ferie pregresse si intendono quelle del 2019 o precedenti. Ogni PA, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, assume determinazioni al riguardo, escludendo appesantimenti amministrativi e favorendo la celerità dell’autorizzazione. L’impianto normativo non sembra comunque presupporre che si debba procedere solo su istanza.
📌A chi spetta disporre l’esenzione dal servizio: a livello di responsabile di unità organizzativa, di direzione generale, di vertice amministrativo?
📎Si rimette alla valutazione della singola PA che, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, assume determinazioni al riguardo. A livello di struttura ministeriale, appare opportuno individuare regole omogenee - da definirsi a cura del capo del personale ovvero a cura di altra figura di vertice amministrativo - che possono anche poi essere oggetto di attuazione da parte delle varie articolazioni organizzative.
📌L’esenzione dal servizio incide negativamente sull’assiduità partecipativa ai fini dell’erogazione del trattamento accessorio e della valutazione?
📎La risposta è no, a fronte dell’art. 87, comma 3, d.l. 18/2020 che dispone che “il periodo di esenzione dal servizio costituisce servizio prestato a tutti gli effetti di legge e l'amministrazione non corrisponde l’indennità sostitutiva di mensa, ove prevista”.
🔴COVID-19
In allegato il testo del decreto:
DL 8 APRILE 2020 N 23.pdf
#IORESTOACASA
🔴COVID-19:
In distribuzione ai Comuni 2 milioni di mascherine per i cittadini dell'Emilia-Romagna.
Le linee guida di Regione, Anci e Upi per la corretta distribuzione, la preparazione e l'uso
Saranno ripartite in ciascun Comune capoluogo in rapporto alla popolazione residente.
Un primo aiuto per incentivare l'uso di dispositivi di protezione quando si deve uscire di casa
Bologna – Saranno distribuite in questi giorni le mascherine acquistate dalla Regione Emilia-Romagna e destinate ai cittadini per incentivare l’uso diffuso dei dispositivi di protezione individuale quando si deve uscire di casa.
Un primo aiuto che risponde alle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e può avere un concreto effetto positivo sul contenimento del contagio da Coronavirus, oltre al mantenimento dell’isolamento sociale e al rispetto delle indicazioni di igiene personale e ambientale già note. E questo proprio ora, che il quadro regionale sta migliorando anche se l’emergenza non è terminata e bisogna prestare, a maggior ragione, la massima attenzione ai comportamenti individuali.
In tutto sono 2 milioni le mascherine che saranno ripartite per ciascun Comune capoluogo in base alla popolazione residente: a Bologna andranno 455.000 dispositivi, a Ferrara 155.000, a Forlì-Cesena 177.000, a Modena 315.000, a Parma 203.000, a Piacenza 129.000, a Ravenna 175.000, a Reggio Emilia 239.000 e a Rimini 152.000.
La distribuzione sarà garantita attraverso i Comuni e in base a linee guida predisposte dalla Regione insieme ad Anci Regionale, Associazione comuni, e Upi, Unione province italiane.
Nelle linee guida si trovano indicazioni per la preparazione e la distribuzione delle mascherine che vengono consegnate in pacchi da 50 e andranno imbustate singolarmente con una procedura in grado di garantire la massima sicurezza sotto il profilo igienico-sanitario.
I Comuni potranno orientarsi verso una distribuzione presso esercizi commerciali - con il supporto di protezione civile e volontari - dando priorità alle fasce deboli, oppure decidere per il recapito direttamente al domicilio o adottare un sistema misto, sempre evitando qualsiasi tipo di assembramento.
Due i criteri previsti: distribuzione orizzontale (per i piccoli centri una mascherina a ogni famiglia, con il supporto del volontariato per la distribuzione) o selettiva per i comuni più popolosi con l’individuazione dei luoghi più frequentati (ad esempio grande e media distribuzione, negozi e attività commerciali aperte, farmacie, uffici postali, case della salute, associazioni di volontariato…) e della platea di destinazione (ad esempio over 65, persone fragili dal punto di vista economico/sociale, famiglie con disabili o malati cronici o oncologici, operatori e residenti di case di edilizia popolare, associazioni che si occupano di soggetti a rischio, lavoratori disabili…).
Nelle linee guida infine vengono date indicazioni anche ai cittadini che ricevono le mascherine: come indossarle e toglierle una volta rientrati a casa e il loro smaltimento, che deve essere sempre solo nei rifiuti indifferenziati.
Infine, vengono fornite alcune indicazioni: la mascherina non deve essere mai scambiata tra le persone, deve essere riposta in luogo pulito e asciutto e deve rimanere nel contesto domestico/familiare e non utilizzata come dispositivo nei luoghi di lavoro. /BB
Giunta Regionale - Agenzia di informazione e comunicazione
In allegato le linee guida per la distribuzione delle mascherine e le modalità d'uso:
Linee_guida_distribuzione_mascherine.pdf
Scheda_mascherine_come_usarle.pdf.
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