La corretta redazione dell’atto amministrativo alla luce delle più recenti novità legislative e giurisprudenziali
Recentemente il legislatore ha apportato importanti modifiche alla disciplina sul procedimento amministrativo (con i Decreti “Semplificazioni 2020 e 2021”) che hanno impattato significativamente sulla redazione degli atti amministrativi. Altrettanto rilevanti sono, inoltre, le disposizioni in materia di protezione dei dati così come interpretate dalla giurisprudenza, dal Garante privacy e dall’ANAC, quando si deve predisporre la pubblicazione di provvedimenti amministrativi sui siti istituzionali.
Il corso, pertanto, focalizza l’attenzione sulle necessarie conoscenze teoriche e sugli strumenti indispensabili per la predisposizione di atti amministrativi che siano immuni da vizi: tratta i profili di carattere teorico (i concetti essenziali, partendo da quello di atto amministrativo e di procedimento amministrativo, per poi analizzare le regole su competenza e motivazione, e di come esse vanno ad incidere nella redazione delle singole parti del provvedimento) ma anche delle ricadute pratiche (fornendo modelli di atti e simulazioni pratiche di redazione di atti di utilizzo frequente).
Il corso può arricchirsi anche di una parte dedicata allo scrutinio di atti dell’ente committente al fine procedere con una applicazione pratica e diretta di quelle che sono le nozioni teoriche esposte nel programma. Gli atti devono essere condivisi almeno due settimane prima della data fissata.
Durata: 8 ore (6+2 oppure 4+4)
Modalità: in presenza
PROGRAMMA
Come di scrive un atto amministrativo
- Gli elementi essenziali dell’atto amministrativo.
- Il concetto di procedimento amministrativo e le sue fasi.
- La costruzione dell’atto amministrativo: l’intestazione, il preambolo, la motivazione e il dispositivo come elementi essenziali.
- La motivazione del provvedimento: i presupposti di fatto, le ragioni giuridiche, le risultanze dell’istruttoria e il bilanciamento di interessi.
- Focus: Le pronunce sulla motivazione: dequotazione della motivazione reale o apparente?
- L’art. 6 della Legge 241/1990: i poteri del responsabile del procedimento e il collegamento con le fasi del procedimento.
I c.d. Decreti Semplificazioni e il loro impatto nella redazione dell’atto amministrativo
- Il procedimento amministrativo e le sue fasi: i nuovi compiti in tema di istruttoria documentale, di partecipazione procedimentale e di redazione della motivazione del provvedimento.
- Il preavviso di rigetto: le modifiche introdotte nell’art. 10-bis della l. n. 241/1990 con riguardo ai termini di conclusione del procedimento dopo la comunicazione dei motivi ostativi. La motivazione del provvedimento finale. Profili procedurali. La giurisprudenza più recente sul tema.
- Le ulteriori modifiche alla Legge 241/1990, in particolare le modifiche agli artt. 8 e 16.
- La conclusione del procedimento (art. 2 della Legge n. 241/1990):
- In particolare: il provvedimento in forma semplificata;
- Segue: le modifiche apportate all’art. 2 della L. 241/1990: la misurazione e la pubblicità dei tempi di effettiva conclusione dei procedimenti amministrativi di maggiore impatto per i cittadini e le imprese
- Segue: le modifiche apportate all’art. 2 della L. 241/1990: i nuovi commi 8-bis, 9-bis e 9-ter
La pubblicazione degli atti amministrativi: cenni
- Il problema del rapporto tra pubblicazione e riservatezza
- Le regole per il corretto trattamento dei dati nella pubblicazione sui siti istituzionali
Upi Emilia Romagna propone pacchetti formativi personalizzati, della durata e del grado di approfondimento richiesti dall’ente di destinazione del corso, concordando tematiche, affondi e possibili approfondimenti, in modo da creare una proposta su misura, avvalendosi di personale docente altamente qualificato e riconosciuto su tutto il territorio nazionale.
Richiedi informazioni scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ai partecipanti verrà rilasciato l’attestato di partecipazione e il materiale didattico.