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Prosegue il progetto 1, Avenue Schuman – via Romagna, promosso dalla Provincia di Forlì-Cesena con la collaborazione di UPI Emilia-Romagna e con il contributo della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando 2025 per la promozione della cittadinanza europea (L.R. 16/2008).
Dopo il primo incontro, svoltosi a Rimini il 7 novembre alla presenza dell’On. Stefano Bonaccini, il secondo appuntamento si terrà venerdì 21 novembre a Ravenna. L’iniziativa vedrà la partecipazione dell’On. Stefano Bonaccini e dell’On. Alessandra Moretti.
Presso la Sala Nullo Baldini del Palazzo della Provincia (ore 10–13), studentesse e studenti delle scuole del territorio avranno l’opportunità di dialogare direttamente con i loro rappresentanti al Parlamento europeo sulle principali politiche dell’Unione: dalla politica commerciale all’agricoltura, dalla politica estera alle tematiche ambientali, fino alle questioni di genere.
L’obiettivo del progetto è rafforzare nelle giovani generazioni la conoscenza delle istituzioni europee, del ruolo degli Eurodeputati e dei valori della cittadinanza europea, favorendo una maggiore consapevolezza e partecipazione attiva.
I successivi incontri, in programma a Ferrara, Cesena e Forlì, contribuiranno ulteriormente al raggiungimento degli obiettivi progettuali e al consolidamento di una cultura europea diffusa e condivisa.

Lunedì 24 novembre, in occasione dell'approssimarsi della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), UPI Emilia-Romagna e l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna organizzano la presentazione del volume "Le ribelli" di Nando Dalla Chiesa.
L’incontro, in programma dalle ore 10 alle 12.30 presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “A. B. Sabin” di Bologna, offrirà alle studentesse e agli studenti delle classi quinte l’opportunità di dialogare con l’autore. Un momento di confronto e riflessione sui volti femminili della resistenza e del coraggio: donne che, tra paura e determinazione, hanno trovato la forza di ribellarsi alla mafia, guidate dall’amore per la vita, per la libertà e per la giustizia.
L’iniziativa rientra nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e UPI Emilia-Romagna per la realizzazione di attività dedicate alla promozione della legalità, della cittadinanza europea e della tutela dei diritti.
Promuovere una cultura della mobilità sicura e coordinare iniziative concrete per prevenire e ridurre le vittime degli incidenti stradali: sono questi gli obiettivi al centro degli Stati generali della sicurezza stradale, promossi dalla Regione Emilia-Romagna e convocati oggi a Bologna, all’indomani della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada.
Per la prima volta in Emilia-Romagna, la Regione ha scelto di riunire istituzioni, enti, associazioni, mondo della ricerca e cittadinanza in un unico momento di confronto strutturato. Un’occasione per mettere in rete le esperienze, condividere criticità e individuare nuove soluzioni capaci di rendere le strade regionali più sicure per tutte e tutti.
A inaugurare i lavori sono stati il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, la vicepresidente di UPI Emilia-Romagna, Valentina Palli, e il presidente di Anci Emilia-Romagna, Marco Panieri. La presenza di UPI ai massimi livelli istituzionali ha evidenziato il ruolo strategico delle Province nella pianificazione delle infrastrutture, nella moderazione del traffico e nella gestione della sicurezza della viabilità extraurbana, ambiti in cui il loro contributo rimane determinante.
Nel corso della mattinata si sono susseguiti gli interventi di esperti, dirigenti regionali, rappresentanti del terzo settore e professionisti della sanità e dell’istruzione. A concludere i lavori è stata l’assessora regionale a Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, Irene Priolo.
“La sicurezza stradale riguarda la qualità della vita delle nostre comunità, è una responsabilità collettiva che deve puntare a garantire ad ogni persona la possibilità di spostarsi nel modo più sicuro possibile- affermano il presidente de Pascale e l’assessora Priolo-. Per raggiungere l’obiettivo fissato dalla Commissione europea di dimezzamento entro il 2030 dei morti e dei feriti gravi sulle strade è indispensabile agire tutti insieme. Abbiamo deciso di convocare questi Stati generali proprio per favorire il dialogo e lo scambio di informazioni tra tutti gli attori coinvolti e mettere insieme le loro competenze per imparare a usarle in maniera diffusa ed efficace. Da qui deve partire un lavoro di confronto continuo con un maggiore coinvolgimento dei territori che punti a garantire al più presto soluzioni e risultati concreti. Per fare questo è necessario utilizzare tutte le leve, a partire da quella educativa, ma arrivando anche alla trasformazione delle città, per renderle più a dimensione delle persone e favorirne la sicurezza e la mobilità attiva”.
Un approccio integrato e multidisciplinare è stato richiamato anche dal presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale, Marco Pollastri, che ha evidenziato l’importanza di valorizzare esperienze e modelli regionali, nazionali ed europei, adattandoli ai diversi contesti locali – dai piccoli Comuni ai centri più popolosi – attraverso un lavoro coordinato e costante di dialogo, collaborazione e monitoraggio dei risultati.
Nel corso dell’evento è stato firmato un protocollo di collaborazione triennale, valido fino a dicembre 2028, che coinvolge l’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale, l’Unione delle Province dell’Emilia-Romagna e Anci Emilia-Romagna. L’accordo rafforza formalmente il ruolo di UPI come partner istituzionale centrale nella programmazione e nel coordinamento delle politiche per la sicurezza stradale, con particolare attenzione alla rete viaria provinciale e ai territori più fragili.
L’intesa promuove un approccio condiviso e strutturato alla sicurezza stradale e alla salute urbana, valorizzando in modo significativo il contributo degli enti intermedi nella lettura dei fabbisogni territoriali e nella definizione di interventi mirati, soprattutto nelle aree extraurbane e nei Comuni medio-piccoli, che potranno contare su un supporto tecnico dedicato alla progettazione della sicurezza stradale.
Tra le principali azioni:
Con questo protocollo, l’Emilia-Romagna consolida una collaborazione strutturata con le rappresentanze degli enti locali e intermedi, riconoscendone il ruolo essenziale nel coordinamento istituzionale e nella capacità di trasformare le strategie in interventi concreti sul territorio. Un passo fondamentale per costruire un sistema regionale più coeso, consapevole e orientato a una mobilità sicura per tutte e tutti.
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